La sezione provinciale dell’Ail compie oggi 25 anni. Era il 29 novembre di 25 anni fa quando l’atto ufficiale fu firmato nello studio del notaio Mario De Simone in Largo De Calboli a Forlì grazie all’iniziativa del primo presidente, l’indimenticato Paolo Mazzotti.
Con lui, i vicepresidenti Gaetano Foggetti e Gianantonio Rosti, e i soci: Lia Ghetti, Laila Tentoni, Giovanni Fregnani, Cristina Campana, Ermanno Perini, Marina Mazzotti, Marina Casadei, Sandra Patrignani, Lisa Patrignani, Emanuela Graziani. Quell’avventura iniziò su stimolo e con i buoni auspici del professor Sante Tura, fondatore e allora direttore dell’Istituto Seràgnoli di Bologna.
Dopo Mazzotti si sono avvicendati, nelle vesti di presidenti Gaetano Foggetti, ritornato poi alla guida dell’associazione nel luglio scorso, e Luciano Guardigni. Tanti volontari sono rimasti quelli della prima ora ma moltissimi si sono avvicinati ad Ail per dare un contributo fondamentale nelle tante iniziative promosse sul territorio a beneficio dei malati e delle loro famiglie.
Per avvicinare la visione di debellare tutte le malattie del sangue, Ail Forlì-Cesena ha sempre dato il proprio supporto alla ricerca scientifica; ha sostenuto l’équipe ematologica del territorio, ora in forza all’Irst-Irccs di Meldola e competente anche per l’ospedale “Bufalini” di Cesena, finanziando i contratti dei giovani medici specialisti prima del loro ingresso in pianta organica; si è fatta carico del Servizio di assistenza domiciliare ematologica, dal 2001 a Forlì e dal 2011 a Cesena; ha dato vita, più di recente, al Servizio di Psiconcologia.
Il 30 ottobre dell’anno scorso l’inaugurazione della nuova sede provinciale in viale Roma, 88 a Forlì dopo essere stati ospiti all’inizio negli uffici della società guidata dal primo presidente Mazzotti, ed essere poi passati nel corso degli anni in una stanza del poliambulatorio privato “Villa delle Orchidee” e, nel 2014, nello spazio messo a disposizione da Villa Serena.
Davanti all’associazione, diventata nel 2019 Odv, la prospettiva di poter giocare la propria parte sfruttando gli spazi e la sala multimediale nella nuova sede e quella di crescere ancora di più rispetto ai suoi 41 soci e 145 volontari, impegnati soprattutto nelle due iniziative nazionali Stelle di Natale e Uova di Pasqua. L’obiettivo è contribuire in modo ancora più determinante a rendere le malattie del sangue sempre più curabili e guaribili.
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