Dania: da paziente a volontaria felice

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La parola a Dania che ci racconta la sua mutevole esperienza in AIL: da paziente a volontaria.

“Sono una volontaria di AIL Forlì-Cesena, vorrei raccontarvi la mia storia e, di conseguenza, la mia scelta di far parte di questa associazione. Diversi anni fa presi la decisione di rendermi disponibile come possibile donatrice di midollo osseo.
Con mio grande dispiacere non fui mai chiamata fino a gennaio 2008 quando, da un semplice esame del sangue di controllo, mi diagnosticarono la “Sindrome Mieloproliferativa Acuta”…in altre parole avevo la leucemia.
Da quel giorno la mia vita e quella della mia famiglia si stravolsero radicalmente. Il mio percorso terapeutico è stato lungo e molto intenso, ricco di successi e di insuccessi in un’altalena continua dove nulla era certo. Ma di una cosa invece ero certa…di avere con me un’ottima squadra vincente: la famiglia, gli amici, le terapie, i medici e non ultime le infermiere.

 

Ci è voluto un anno di tempo e di pesantissime cure per arrivare al trapianto del midollo, unica speranza.

 

Sì, proprio quello che io all’inizio volevo donare. Il mio donatore è un maschio, 27 anni nel 2009, tedesco. Solo questo so e mi basta per pensarlo spesso. Sono passati 5 anni dal trapianto e oggi sto bene e sono felice di essere viva. La malattia non mi ha tolto niente, al massimo è divenuta un valore aggiunto, perché fa parte di me, della mia esperienza, della scoperta e riscoperta di me stessa.

Questa mia avventura, da paziente a volontaria, mi ha fatto incontrare questa Associazione e ho toccato con mano, nella mia veste di paziente, il suo valore, la serietà e il grande impegno che mette nelle cose che fa: assistenza medica domiciliare, supporto psicologico, ricerca scientifica e medica, CasaAIL (accoglienza per malati e familiari) e tanto altro che, ora come volontaria, posso contribuire a realizzare”.

Dania